Lotus Theory 1
Lotus Theory 1

Theory 1, una tre posti super-avveniristica non proprio bellissima vista di lato, con il guidatore pensato in posizione centrale e con i due passeggeri a lato (ma non l'avevamo già vista da qualche parte questa soluzione?) e con le portiere che si aprono in modo nuovo ma apparentemente bizzarro (ad ali di gabbiano ma all'indietro) è la prima concept car di Lotus che, a detta della casa costruttrice, rappresenta la base per tutte le future auto, ed è sviluppata intorno a tre principi fondamentali: digitale, naturale e analogico (DNA):
• Digitale, che rappresenta l'esperienza immersiva, intelligente e intuitiva.
• Naturale, dà vita a un design emozionale, connesso e incentrato sull'uomo.
• Analogico, che è il continuo progresso del marchio nell'ingegneria delle prestazioni.
Fondendo questi principi di design con le ultime innovazioni di design, Lotus garantisce di poter semplificare e migliorare il modo in cui un'auto dovrebbe funzionare. Theory 1 è stata concepita e costruita per adattarsi a tutte le esigenze del suo conducente, offrendogli così un'esperienza di guida totale.

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I sedili sono parte integrante della struttura della vettura e sono  il volante e i pedali a muoversi verso il conducente. L'auto è dotata di sterzo elettronico che consente precisione e controllo con la possibilità di regolare i rapporti di sterzo, la velocità e la sensazione ricevuta da chi guida.
Sicuramente un bell'esercizio di stile che vuole rappresentare un altro passo avanti nello sviluppo delle auto del marchio "inglese" e della grande collaborazione con aziende terze che forniscono parti vitali della struttura delle auto prodotte. Parliamo di aziende come Nvidia (per la gestione della grafica e dei sistemi di calcolo) o come Kef (per la parte audio), sempre più coinvolte nella progettazione delle vetture, sin dai primi momenti.
Quando si sale si viene circondati da un mare di fibra di carbonio: per alleggerire il tutto si è rinunciato a ogni sorta di finitura: un pilota di caccia sembrerebbe più comodo a bordo del suo aereo ma chi lo sa se questo è davvero quello che ci riserva il futuro...

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Con Theory 1 ci siamo basati su tutto ciò che Lotus ha realizzato finora nei suoi 76 anni di storia per superare i limiti di ciò che significa guidare un veicolo ad alte prestazioni. Vogliamo dimostrare che non è necessario scendere a compromessi, con capacità sia digitali che analogiche che funzionano in armonia nell'auto del futuro. Nel fare ciò, siamo in grado di offrire ai conducenti la migliore esperienza di guida immersiva possibile con emozioni pure, funzionalità e connettività, al centro.
- Ben Payne, Vice President of Design
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Lotus ha sviluppato un proprio sistema di guida proprietario chiamato LOTUSWEAR che mira a offrire un'esperienza personalizzata a ogni occupante dell'auto ed è progettato per dare un senso di emozione pura. Il sistema è dotato di un materiale tessile robotico, morbido, leggero e adattivo che consente all'auto di comunicare con il conducente e i passeggeri per offrire un'esperienza più intuitiva e confortevole. Tutto ciò è reso possibile da piccole sezioni gonfiabili sui sedili e sul volante che reagiscono in tempo reale per dare più supporto, presa e sottili suggerimenti tramite feedback tattile personalizzato. Per esempio gli impulsi sui lati sinistro e destro del volante indicano al conducente quando deve svoltare
Ci sono cinque modalità di guida: Range, Tour, Sport, Individual e Track mirati a ottimizzare efficienza, prestazioni e comfort in qualsiasi situazione.

La Theory 1 ha dei poggiatesta con struttura reticolare stampata in 3D per offrire a tutti gli occupanti dell'auto il massimo comfort, riducendo al contempo il peso e migliorando l'efficienza. Per garantire che ogni occupante possa godere di un'esperienza audio davvero immersiva e unica, parte del poggiatesta è un sistema audio binaurale, progettato in collaborazione con KEF, capace di offrire paesaggi sonori personalizzati per ciascuno degli occupanti, integrati dal subwoofer situato dietro il sedile del conducente.

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Parte del sistema di guida proprietario Lotuswear è la linea tecnologica funzionale che corre all'interno e all'esterno dell'auto, fungendo da dispositivo di comunicazione. La tecnologia OLED integrata permette di  visualizzare più funzioni sullo stato del veicolo al conducente e agli occupanti ma anche agli altri utenti della strada e pedoni, ad esempio rilevando la presenza di un oggetto o di una persona vicino al veicolo. C'è una serie di sensori per la guida autonoma a 360 gradi. La capacità hardware L4 completamente integrata è composta da quattro LiDAR, sei telecamere HD e una combinazione di radar millimetrici a lungo e corto raggio, oltre a un radar a ultrasuoni, che offrono una copertura di percezione a 360°.
Questo garantisce la sicurezza del conducente tramite la scansione degli ostacoli in un raggio fino a 200 m attorno all'auto, in ogni direzione, anche in condizioni di scarsa illuminazione o maltempo. LOTUSWEAR™ è basata sulla piattaforma di elaborazione NVIDIA DRIVE ad alte prestazioni, che consente l'elaborazione ridondante e diversificata dei sensori in tempo reale a trilioni di operazioni al secondo per una maggiore sicurezza e il potenziamento delle capacità del veicolo tramite digitalizzazione avanzata e parametri adattivi per una dinamica di guida ottimale.

La linea tecnologica LOTUSWEAR™ è un omaggio alla "fascia" di giunzione puramente funzionale della Lotus Esprit ma anche un'evoluzione della linea tecnologica che Eletre ed Emeya hanno nelle loro architetture interne. Tra queste troviamo due luci laser sulle ali del cruscotto per indicare le svolte a sinistra e a destra, che funzionano insieme ai materiali di gonfiaggio tattile sui sedili, i sistemi a LED RGB sui moduli delle sospensioni, visibili dall'interno e dotati di segnali verdi o rossi, a seconda della necessità di frenare o accelerare, una grafica 2D chiara e funzionale per visualizzare i dati principali sul volante, ERMD e head-up display, una grafica 3D immersiva, in cui una griglia di punti si evolve in linee che cambiano lunghezza, colore e direzione in base alla velocità del veicolo, alla frenata, alla svolta e alle modalità di guida.

Queste caratteristiche chiave consentono al conducente di migliorare l'uso della visione periferica per non distogliere lo sguardo dalla strada.

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Lotus è partita da zero per costruire un'auto con il minor numero di materiali possibile, tenendo conto che, in media, nelle auto vengono utilizzati circa 100 materiali diversi. Così è nata la "Sfida dei 10" con l'intenzione di Lotus di contenere in quel numero le tipologie di materiali impiegate.
La Theory 1 è stata progettata con solo dieci materiali principali con proprietà di prestazioni, durata, leggerezza, riciclati e riciclabili. Ciò include l'uso di fibra di vetro a base di cellulosa, fibra di carbonio tritata riciclata, titanio, vetri riciclati, poliestere riciclato, gomma riciclata, poliuretano elastomerico, policarbonato trasparente, poliuretano termoplastico e alluminio riciclato. La sfida del 10 dimostra l'impegno di Lotus per il minimalismo puro, un cenno alla semplicità di costruzione e ai principi di leggerezza dei veicoli storici dell'azienda.

Questa filosofia è dimostrata anche nel sistema di guida LOTUSWEAR™ con i tessuti robotici morbidi in collaborazione con MotorSkins, nonché nei poggiatesta con struttura reticolare stampati in 3D in partnership con Carbon. Inoltre, Lotus ha attinto al produttore globale di elettronica Kyocera SLD Laser, Inc., una società del gruppo Kyocera, per fornire luci laser leader del settore sia all'interno che all'esterno, al fine di fornire un sistema di illuminazione sicuro, potente e avanzato, riducendo drasticamente le dimensioni e il peso dei componenti. Ciò include le funzioni DRL a filo laser di "nuova generazione", che hanno un diametro inferiore a un millimetro, e le funzioni abbaglianti e anabbaglianti che vengono fornite tramite lenti da 7x35 mm. Miglioramento delle prestazioni dinamiche, della maneggevolezza e della velocità Theory 1 estende l'esperienza di Lotus nell'ingegneria per offrire ai conducenti un'auto elettrica che offre prestazioni eccezionali rendendo l'esperienza il più divertente e coinvolgente possibile. Questo include tecniche aerodinamiche attive e passive avanzate, tra cui raffreddamento, spoiler posteriore attivo e sottoscocca posteriore passivo. Tutto questo, insieme al baricentro basso, migliora la stabilità e aumenta la leggerezza del veicolo.

La Theory 1 integra perfettamente sistemi aerodinamici e di raffreddamento avanzati, progettati per funzionare in armonia e aumentare l'efficienza come il cono anteriore del veicolo che prevede un diffusore e deflettori dell'aria che riducono la resistenza che riduce al minimo la scia dell'auto,  un sottoscocca sagomato che dirige l'aria attraverso condotti a bassa resistenza nel sistema di raffreddamento e prese d'aria, dei pod laterali progettati per isolare la scia turbolenta dal flusso d'aria, guidandolo verso la parte posteriore. Inoltre, ispirandosi alla rivoluzionaria auto di Formula 1 Lotus 49, la Theory 1 è stata progettata per utilizzare il suo powertrain come elemento per assorbire le forze direttamente dalle sospensioni, riducendo complessità e peso, senza bisogno di un telaio ausiliario. Anche l'alettone posteriore è stato montato direttamente sul gruppo motore e sospensioni per garantire che la deportanza agisca direttamente sui supporti delle sospensioni, fino agli pneumatici. Il sistema di sospensioni posteriori presenta anche un design a tirante, che offre un pacchetto più compatto e un baricentro più basso.

Grazie alla aerodinamica Lotus è stata in grado di ottenere il minimo ingombro possibile con le portiere aperte, consentendone un uso pratico anche in spazi ristretti. Ad esempio, se un'auto è parcheggiata in un parcheggio stretto con uno spazio di 2,4 metri, il conducente sarà comunque in grado di entrare e uscire dal veicolo con facilità. In precedenza, questo era stato un problema con auto sportive ad alte prestazioni simili.

La Theory 1 monta pneumatici Pirelli P Zero della gamma Ultra High-Performance (UHP) Elect sviluppati specificamente per migliorarne le prestazioni del con particolare attenzione a limitare l'impatto ambientale. Gli pneumatici Pirelli Elect hanno una struttura e materiali che supportano il peso e l'elevata coppia tipica dei veicoli con propulsori elettrici, offrendo una maggiore durata, una minore usura e ottimizzando l'autonomia della batteria. Il sistema frenante è ultra leggero ed è dotato di dischi in carbo-ceramica.

Specifiche tecniche: 

Powertrain
Batteria: 70 kWh
0-100 km/h: <2.5 secondi
Potenza: 1000 CV
Velocità massima: 320 kph
Autonomia: 402 km
Trazione: AWD

Dimensioni
Altezza: 1,140 m
Lunghezza: 4,490 m
Larghezza: 2,000 m
Peso: <1600 kg

Body and chassis
Tub: fibra di carbonio riciclata
Corpo: policarbonato e materiale composito di cellulosa
Vetri: vetro riciclato

Sterzo: elettronico
Sospensioni: a doppio trapezio, anteriori e posteriori wishbone

Ruote anteriori: Pirelli P-ZERO Elect – 265/35 R20
Ruote posteriori: Pirelli P- ZERO Elect – 325/ 30 R21
Cerchi anteriori: 20 X 9.5J
Cerchi posteriori: 21 X 11.5J
Freni: AP Racing a 6 pistoncini. ant. e post. 390 x 36 mm

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