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Era da molto tempo che si vociferava della possibilità che Ferrari producesse un nuovo tipo di auto, quello che sul mercato generalista va per la maggiore, un SUV ma nessuno si sarebbe aspettato tanto. Certo a Maranello non lasciano mai nulla al caso ed è stato così anche ora, alla presentazione di un nuovo paradigma per tutti gli altri produttori di vetture dalle grandi prestazioni: Purosangue è una grande berlinetta quattro posti e quattro porte leggermente più alta di una Ferrari sportiva "normale". Mantiene prestaioni generosissime insieme al suo motore 12 cilindri a V di grandissima potenza, 725 CV, in una cornice splendida da auto di lusso dotata di tutti i comfort che vengono richiesti da questo pubblico. Ecco la Ferrari Purosangue...


Da oggi in poi, chi si cimenterà nella produzione di un SUV supersportivo dovrà tenere conto della presenza sul mercato di quest'auto che segna un nuovo riferimento nel settore. Bassa e filante lascia tutti gli altri SUV in ombra nonostante ci siano esempi pazzeschi di ottime realizzazioni come quelle di Lamborghini, con le Urus, e Aston Martin, conl le DBX707.

Ferrari Purosangue è la prima vettura a quattro porte e quattro sedili creata dalla Casa di Maranello nei suoi 75 anni di storia.
Sin dai primi anni di attività, le vetture 2+ (dotate cioè di due posti anteriori e due posteriori, questi ultimi spesso di dimensioni ridotte) hanno avuto un ruolo di notevole rilievo nella sua strategia.
Molte sono state infatti le Ferrari che hanno fatto dell’unione tra prestazioni assolute e comfort di primordine uno dei loro pilastri: oggi, questa settantacinquennale ricerca ha dato vita a una vettura unica nel mondo dell’automobile in cui performance, emozioni di guida e comfort convivono in completa armonia, e che al contempo è intrisa del DNA inconfondibile del Cavallino Rampante. Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi e realizzare una vettura in grado di inserirsi con pieno diritto nella gamma della Casa di Maranello, si è rivelato necessario dotarla di layout e proporzioni nettamente diverse rispetto agli archetipi che caratterizzano le comuni granturismo moderne. Tali categorie sono infatti caratterizzate da un motore in posizione avanzatissima, quasi a cavallo dell’asse anteriore, a cui è adiacente e subito connesso il cambio: la distribuzione dei pesi non ottimale avrebbe portato a una dinamica di guida e a una capacità di emozionare non in linea con gli standard di eccellenza a cui il Cavallino Rampante ha abituato i propri clienti e appassionati.
La Ferrari Purosangue prevede invece un’architettura transaxle sportiva con motore in posizione centrale-anteriore e cambio al posteriore, oltre a una PTU (power transfer unit ) collegata davanti al motore per una inedita modalità di trasmissione 4x4. In questo modo, l’auto raggiunge esattamente la distribuzione del peso che i tecnici di Maranello considerano ottimale per le vetture sportive a motore centrale-anteriore, vale a dire 49:51.
La vettura si distingue da ogni altra sul mercato anche per le sue prestazioni e il suo comfort. La Ferrari Purosangue è infatti l’unica vettura di queste proporzioni ad adottare un V12 aspirato in posizione centrale-anteriore: il propulsore più iconico della Casa di Maranello debutta in un’inedita configurazione che permette all’auto di erogare la maggiore potenza del segmento (725 cv) associata al sound più coinvolgente e rappresentativo del Marchio. Inoltre, è in grado di fornire l’80% della coppia già ai bassi regimi, per emozioni di guida uniche in tutte le condizioni di utilizzo. La Ferrari Purosangue fornisce prestazioni ai vertici della categoria (da 0 a 100 km/h in 3,3 s e da 0 a 200 in 10,6 s); l’impostazione di guida e il sound inebriante del V12 aspirato danno vita a un’esperienza di guida come nessun’altra, ma al contempo spiccatamente Ferrari.

Il motore
Il motore della Ferrari Purosangue (codice F140IA) è stato progettato per garantire la massima coppia disponibile fin dai bassi regimi senza rinunciare alla progressione continua caratteristica dei V12 aspirati di Maranello. L’80% della coppia è disponibile da 2100 giri/min. e il picco di coppia di 716 Nm viene raggiunto a 6250 giri/min.; la potenza massima di 725 cv a 7750 giri/min. e la risposta agli input del guidatore sono degni di una vettura sportiva. I sistemi di aspirazione, distribuzione e scarico sono stati totalmente riprogettati, mentre le teste cilindri derivano da quelle della 812 Competizione. Grande attenzione è stata posta al miglioramento dell’efficienza meccanica e di combustione, utilizzando concetti di calibrazione ispirati alle vetture di Formula 1.
Il risultato? Il motore più potente sviluppato da Ferrari per una vettura a quattro posti è anche il più prestazionale del segmento, nonché l’unico in grado di regalare sonorità inconfondibili. Il propulsore mantiene l’architettura che ha decretato il successo dei più recenti dodici cilindri aspirati del Cavallino Rampante, tra cui quello della 812 Competizione, cioè 65° tra le bancate, 6,5 litri di cilindrata, carter secco e iniezione diretta ad alta pressione. La calibrazione motore integra poi una nuova funzionalità brevettata, derivata dall’esperienza in Formula 1, che permette di ottimizzare valore e forma della coppia motore durante i transitori di accelerazione dai bassi e medi regimi. La sonorità risultante è tipicamente Ferrari, con l’inconfondibile armonia degli ordini del V12 che accompagna dolcemente il pilota fintanto che questi non accelera con decisione: è allora che gli 8250 giri/min.
intonano un crescendo coinvolgente di accordi per raggiungere la brillantezza agli alti regimi che solo i propulsori del Cavallino Rampante sanno garantire.

Telaio e scocca
Il telaio della Ferrari Purosangue, completamente nuovo, è stato progettato partendo da un foglio bianco allo scopo di ottenere una struttura dalla rigidità torsionale eccellente; realizzato completamente in leghe di alluminio alto-resistenziali, si avvale dell’enorme esperienza di Ferrari nell’uso di tali materiali leggeri. Insieme agli elementi strutturali della scocca costituisce una struttura composta da profilati estrusi a sezione chiusa, connessi mediante fusioni, ai quali sono integrati gli elementi portanti in lamiera.
Il telaio così progettato ha un peso ridotto rispetto a quello delle altre vetture a quattro posti della Casa di Maranello, nonostante le sue dimensioni siano maggiori. Il miglioramento di rigidezza torsionale (+30%) e flessionale (+25%) sono stati fondamentali per migliorare il livello di assorbimento vibrazionale e acustico delle asperità stradali, oltre a donare una sensazione di guida solida e stabile.
L’ampio utilizzo di fusioni cave a spessore sottile, ottenute tramite l’utilizzo di anime interne, ha contribuito a ottimizzare la struttura e massimizzarne le prestazioni, oltre a garantire una maggiore continuità delle linee di carico per la massima sicurezza degli occupanti. L’utilizzo di questa tecnologia assicura inoltre una maggiore integrazione tra le componenti, ne riduce il numero e di conseguenza diminuisce anche le linee di saldatura.
La scocca è stata realizzata in materiali che vanno dall’alluminio alla fibra di carbonio, introducendo nei punti nevralgici acciaio alto-resistenziale e affiancando alle giunzioni meccaniche incollaggi strutturali.
Combinando materiali molto diversi tra loro si è garantita la massima resistenza della struttura ove necessario, alleggerendola invece nelle aree non sottoposte a stress. L’acciaio alto-resistenziale è impiegato sulle barre anti-intrusione, i rinforzi dei nodi principali e il montante centrale. Il livello maniacale di dettaglio della progettazione si evince dall’utilizzo di materiali diversi persino nella realizzazione di un singolo componente, come per esempio la mono-cerniera della porta posteriore: la parte fissa è in lega di alluminio, mentre la parte mobile è uno stampato a caldo in acciaio.
Il padiglione, monoguscio in fibra di carbonio con insonorizzante annegato, è completamente nuovo e presenta una rigidezza pari a quella di un padiglione in vetro, oltre a un peso del 20% in meno rispetto a uno in alluminio con insonorizzante. Dal punto di vista ergonomico viene offerto il massimo spazio di ingresso in vettura, mantenendo comunque il passo contenuto, tramite l’apertura delle porte anteriori a 63° (+5° rispetto al resto della gamma) affiancata a due inedite porte posteriori con apertura elettrica controvento a 79°. Tale sistema, che ricorda l’apertura del cofano della Ferrari Monza SP1/SP2 e di altre leggendarie Ferrari del passato, ha permesso ai tecnici di Maranello di progettare forme più estreme nella zona del montante anteriore. Le cerniere a collo d’oca, realizzate in alluminio, garantiscono la massima solidità e stabilità al cofano durante le fasi di apertura.
Il portellone posteriore è dotato di apertura elettrica tramite 2 stab ilus che ne consentono l’apertura a 73°, al fine di agevolare l’accesso al baule e poter caricare con semplicità anche i bagagli più voluminosi.
Le cerniere a collo d’oca, infine, hanno permesso di realizzare forme non convenzionali anche nell’area dello spoiler superiore.

Stile
La Ferrari Purosangue crea un nuovo segmento di mercato in cui la Casa di Maranello apre scenari totalmente inediti. Grazie alla sua architettura moderna e unica nel suo genere rappresenta un’auto versatile, in grado di abbinare un comfort senza pari a prestazioni ed emozioni di guida tipiche di ogni Ferrari. Trasporre il DNA del Cavallino Rampante su un’auto innovativa per il Marchio e per tutto il panorama automobilistico mondiale ha rappresentato una sfida stimolante per il Centro Stile Ferrari.
All’architettura dell’automobile ben si addice la definizione di ‘Purosangue’: gli esterni atletici e snelli, che la distinguono rispetto alle vetture a quattro porte e quattro sedili presenti sul mercato, e il motore V12 aspirato in posizione centrale-anteriore si sposano a un abitacolo lussuoso, confortevole, dall’elevato grado di abitabilità. È un’auto molto agile, scattante, ma è anche la prima Ferrari a quattro posti, la cui volumetria permette di offrire a tutti gli occupanti eccezionali condizioni di comfort.



Esterni
Il corpo vettura della Ferrari Purosangue, sviluppato per sottrazione di volumi, è scomposto in due livelli; uno inferiore rappresentato dal sottoscocca, più tecnico, e uno superiore sinuoso e possente.
Tale divisione è enfatizzata dall’effetto flottante del volume superiore, che pare quasi sospeso sugli archi ruota. Nonostante il volume sia più imponente rispetto a quello di una supersportiva, la particolare scansione
della vettura in altezza produce un effetto complessivo di leggerezza. Allo stesso tempo, per donare alla Ferrari Purosangue una postura marcata, il Centro Stile ha prediletto la ricerca di forme audaci e originali.
La forma della Ferrari Purosangue è stata concepita come una scultura che esalta la ricerca aerodinamica; ne è prova l’ampia serie di attraversamenti che la caratterizzano, per esempio l’effetto a pontone del parafango anteriore che crea un bridge tra frontale e fiancata. Ogni elemento aerodinamico è un’opportunità di dare alla forma un effetto scultoreo e originale, sottolineando la cifra stilistica della vettura. Il concetto di leggerezza e compattezza è applicato anche al padiglione, le cui caratteristiche vengono enfatizzate dai possenti parafanghi posteriori, che donano proporzioni uniche alla silhouette della vettura.
Il frontale è in continuità con il fianco della vettura e si sviluppa su livelli che ne favoriscono una lettura dinamica orizzontale. La Ferrari Purosangue non ha una calandra, sostituita da un diedro sospeso sulla parte inferiore, che risulta più tecnica. Due gusci generano una specie di disco sospeso in cui una scanalatura ospita telecamera e sensori di parcheggio integrandoli perfettamente nelle forme della vettura. Alle estremità si trovano i DRL, ciascuno dei quali risulta incastonato tra due coppie di prese d’aria che confluiscono nella parte superiore della fiancata, rafforzandone il tema di stile. Tale interpretazione fa sì che lo sguardo del frontale della Ferrari Purosangue nasca da un soffiaggio aerodinamico, piuttosto che da proiettori a vista. La sezione superiore del disco è sostenuta da un elemento composto da un’area centrale che raffredda il vano motore e due guance laterali che cingono lo splitter centrale. Sopra la fuga si sviluppa il lungo cofango scolpito, caratterizzato da muscoli bombati che terminano con superfici alari. Due pinne sospese mettono in continuità cofano e fianco.
Le fiancate sono caratterizzate da un passaggio d’aria sotto il cofango che corre lateralmente, delineando il tema principale di stile, e genera un diedro che termina sui poderosi muscoli posteriori. Gli archi ruota al di sotto dei parafanghi svelano la seconda pelle della Ferrari Purosangue: gli elementi funzionali e tecnici vengono colti in seconda lettura e l’auto viene così percepita quasi come un coupé sospeso. L’apertura a libro delle porte fa percepire dall’esterno un volume interno molto grande rispetto a quello intuibile a vettura chiusa, grazie al meticoloso lavoro di contenimento delle proporzioni del padiglione.
I muscoli posteriori sfumano sulla coda, sotto cui si sviluppa lo specchio di poppa. Una fuga orizzontale accoglie alle estremità i gruppi ottici. Sotto la fanaleria, due svuotamenti convergono in altrettante uscite d’aria. Il posteriore si sviluppa in larghezza grazie a un imponente diffusore e agli ampi muscoli dei parafanghi, su cui poggia una cabina sportiva la cui compattezza è stata centrale per conferire all’auto un portamento sportivo senza sacrificarne l’abitabilità. L’abitacolo è caratterizzato da un parabrezza spiovente e da archi montanti anteriori che convergono sullo spoiler posteriore, sotto il quale un soffiaggio aerodinamico sfocia su un lunotto caratterizzato da due creste molto marcate.
Per la Ferrari Purosangue sono stati studiati specifici cerchi forgiati basati su un concetto aerodinamico analogo a quello della SF90 Stradale, in cui i deflettori distribuiti nel canale facilitano l’estrazione dell’aria calda dai passaruota. Tali appendici aerodinamiche si sviluppano su superfici tridimensionali enfatizzate da un elegante trattamento diamantato.



Interni
L’abitacolo della Ferrari Purosangue ha richiesto una minuziosa progettazione di spazi e arredi e un’attenta selezione dei materiali, per assicurare un’abitabilità senza precedenti su una quattro posti di Maranello. Gli interni si presentano come un salotto sportivo ed elegante. Quando si aprono le porte dall’esterno si resta sorpresi dalla quantità di spazio presente, ma anche dal lusso sofisticato che esprime raffinatezza e modernità. Linguaggi moderni si abbinano armoniosamente alla tipica sensazione da granturismo sportiva della tradizione Ferrari. Per sfruttare al meglio lo spazio a bordo, tutte le forme sono state disegnate per garantire ingombri minimi, ottenendo il massimo dell’ergonomia. Il posto di guida si ispira a quello della SF90 Stradale e trova il suo alter ego quasi simmetrico sul lato passeggero. Si crea così un coinvolgimento emotivo senza pari per il passeggero anteriore, grazie anche al display da 10,2” che consente di trarre tutte le informazioni utili a partecipare all’esperienza di guida. Anche la Ferrari Purosangue è dotata dell’interfaccia full-digital già introdotta nel resto della
gamma.
L’intera architettura della Ferrari Purosangue è basata sul concetto di plancia a doppio cockpit, esteso in modo speculare anche alla zona posteriore per creare quattro aree distinte in termini funzionali, volumetrici, materici e cromatici. Tale principio ha guidato la composizione dell’abitacolo, sviluppato secondo una lettura orizzontale e senza soluzione di continuità tra gli arredi, il che ha consentito di aumentare lo spazio percepito e di preservare volumetrie dinamiche e leggere.
Le forme avvolgenti che convergono verso il centro abbracciano gli occupanti e, attraverso il dialogo tra volumetrie sellate e aree tecniche funzionali, esaltano il concetto di doppio cockpit all’anteriore e al posteriore. La zona centrale della plancia ospita i comandi legati al comfort, controllati tramite un’interfaccia rotativa a scomparsa presente anche nella zona posteriore.
Il corpo del tunnel, rifinito da sellature di pregio, è abbinato a un elemento strutturale dominato dal cancelletto in metallo dalla caratteristica forma a ‘Y’. Sono elementi di seconda lettura, invece, i tasti di apertura/chiusura vetri, il doppio ed elegante portabicchieri in vetro e la sede della chiave abbinata all’area per la ricarica wireless di dispositivi mobili. La zona inferiore ospita piccoli vani portaoggetti e crea continuità materica e cromatica con il fondo. Gli elementi di estensione del cockpit, dall’iconica forma a guscio, integrano e mettono in risalto l’impianto audio più performante mai offerto da Ferrari.
Le aree sellate dedicate al comfort, invece, integrano appoggiabraccia e maniglione.


Per la prima volta nella storia della Ferrari, gli interni ospitano quattro sedili separati e regolabili in modo indipendente. L’integrazione dei componenti dedicati al comfort, l’utilizzo di schiume a densità variabile e il nuovo sistema di molleggio hanno consentito di raggiungere un livello di comfort senza precedenti e una configurazione che comunica la sportività e l’eleganza tipiche del linguaggio Ferrari. I sedili posteriori riscaldati sono regolabili e reclinabili in modo indipendente; in configurazione inclinata generano un piano unico con il vano baule, incrementando notevolmente la capacità di carico.
La ricerca del lusso non può tuttavia prescindere dall’attenzione alla sostenibilità ambientale. Sulla Ferrari Purosangue si fa ampio uso di materiali ecosostenibili che aprono a nuovi abbinamenti. L’85% dei rivestimenti di lancio della vettura è prodotto in materiali ecosostenibili: il tessuto del padiglione è in poliestere riciclato, il tappeto in poliammide rigenerato è ricavato da reti da pesca recuperate in mare e Alcantara® di nuova composizione proveniente anch’essa da poliestere riciclato. La Ferrari Purosangue è infatti la prima auto al mondo a utilizzare una versione speciale di Alcantara composta al 68% da poliestere riciclato post-consumo. Per questa versione, Alcantara ha ottenuto da ICEA la certificazione di Recycled Claim Standard (RCS), standard leader a livello internazionale nella verifica e tracciamento del materiale riciclato dalla fonte al prodotto finale.
Invece della tradizionale moquette o pelle che ricopre il tappeto, è disponibile su richiesta un tessuto utilizzato anche per l’abbigliamento militare a causa della sua eccezionale resistenza e durabilità. È stata poi introdotta una nuova pelle semi-anilina di color marrone scuro, molto elegante e contemporanea. Infine, il nuovo intreccio di fibra di carbonio con inserti in rame, disponibile su richiesta, fornisce un’interpretazione ancor più elegante rispetto alla fibra di carbonio tradizionale.

 

Scheda Tecnica:

Motore: Tipo V12 – 65° – Carter Secco
Cilindrata totale: 6496 cm3
Alesaggio e corsa: 94 mm x 78 mm
Potenza massima: 725 cv @ 7750 giri/min.
Coppia massima: 716 Nm a 6250 giri/min.
Regime massimo: 8250 giri/min.
Rapporto di compressione: 13,6:1
Potenza specifica: 111 cv/l

Dimensioni e pesi
Lunghezza: 4973 mm
Larghezza: 2028 mm
Altezza: 1589 mm
Passo: 3018 mm
Carreggiata anteriore: 1737 mm
Carreggiata posteriore: 1720 mm
Peso a secco: 2033 kg
Rapporto peso a secco/potenza: 2,80 kg/cv
Distribuzione dei pesi: 49% ant. / 51% post.
Capacità serbatoio: 100 litri
Volume bagagliaio: 473 litri

Pneumatici e cerchi
Anteriore: 255/35 R22 J9.0
Posteriore: 315/30 R23 J11.0

Freni
Anteriore: 398 x 38 mm
Posteriore: 380 x 34 mm

Trasmissione e cambio
Cambio: F1 a doppia frizione e 8 rapporti

Controlli elettronici
SSC 8.0: 4RM-S evo, sistema di sospensioni attive Ferrari, F1-Trac, ABS ‘EVO’ con Grip Estimation 2.0,
ECS

Prestazioni
Velocità massima: > 310 km/h
0-100 km/h: 3,3 s
0-200 km/h: 10,6 s
100-0 km/h: 32,8 m
200-0 km/h: 129,0 m