Audemars Piguet Code 11.59 Starwheel
Audemars Piguet Code 11.59 Starwheel

Per capire che cosa c'è dietro a questo segnatempo da polso si deve addirittura scomodare un Papa, Alessandro VII il quale, poverino, aveva un sonno leggero e anche la più preziosa opera di manifattura che segnasse il tempo lo disturbava con il suo ticchettio. Essendo oltre che potente anche molto facoltoso il Papa, nel lontano XVII secolo commissionò ai fratelli Campani di Roma un orologio che fosse assolutamente silenzioso. Fu così che nacque un movimento dellto delle ore erranti o vagabonde, che oggi Audemars Piguet riprende per il suo Starwheel, ultimo arrivato della collezione Code 11.59.

Sicuramente un'opera d'arte ma che richiede impegno nella lettura dell'ora: infatti guardandolo al volo si resta quantomeno confusi nel capire che ore siano. Ma non c'è problema perché per guardare l'ora esatta c'è il cellulare e ormai, orologi come questo, si portano solo per fare bella figura o per un'estrema passione per questo tipo di oggetti: non v'è dubbio che l'oggetto in sé sia di una bellezza estrema.
Ma vediamo un po' come funziona.
Al centro del quadrante c'è un disco che contiene unmovimento che fa ruotare tre piccoli dischi. ognuno dei quali porta inciso il numero di quattro ore. Questi, girando 3/4 di giro ogni ora su se stessi in modo antiorario, portano il numero giusto a corrispondere all'indice fisso che andrà a indicare i minuti sulla scala di 120 gradi, posta in alto sul réhaut* tra le 10 e le 2, alternandosi senza sosta nelle 24 ore (per esempio, l'orologio nella foto di apertura segna le 10 e 23).
L'unica lancetta è quella dei secondi, in oro bianco sia chiaro, che si  muove in sincrono con tutto il movimento 4310 a carica automatica con una riserva di carica di 70 ore.

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Il movimento è l'erede del famoso 4309 che muove i grandi cronografi Royal Oak, per capirci, solo che in qiuesto caso è diventato un po' più complicato, 261 pezzi invece di 225, e un po' più spesso, ora 6,05 millimetri.
La cassa, da 41 mm. è in ceramica nera e oro bianco mentre il quadrate è in avventurina blu.
Il cinturino è in caucciù nero testurizzato con fibbia ad ardiglione in oro bianco 18 carati.

La cassa bicolore abbina la ceramica nera all'oro bianco, mentre il quadrante in avventurina blu funge da sfondo ai tre dischi delle ore erranti in alluminio rivestito nero che ruotano al centro.
Quadrante in avventurina blu, dischi di alluminio nero opalino, lancetta in oro bianco 18 carati, réhaut nero.
Disponibile da subito a partire da 60.400 euro.

*Réhaut. Parte esterna di un quadrante su cui sono incisi numeri e scale aggiuntive come le scale tachimetriche.

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