Velocità dei nostri tempi…
Editoriale sulla velocità

È sempre più vero: tutto è veloce, sempre più veloce. Lo viviamo quotidianamente nei ritmi sfrenati del lavoro e degli spostamenti, soprattutto per chi vive in una grande città. La frenesia ci prende da quando usciamo la mattina e ci troviamo nel traffico. Allora escogitiamo tattiche che ci permettano di arrivare a destinazione nel minor tempo possibile. Spesso, questa foga, ci accompagna anche durante il nostro tempo libero, nei fine settimana o in vacanza quando, in teoria, dovremmo goderci il nostro tempo per rilassarci. E invece no, via sempre di corsa.
Abbiamo auto e moto sempre più veloci e performanti ma non ci domandiamo mai il perché. Limiti di velocità ovunque, barriere meccaniche per rallentare ogni corsa sulle strade cittadine ed extra-urbane smorzano ogni velleità corsaiola in noi ma, nonostante ciò, siamo sempre alla ricerca di quella prestazione in più che ci garantisca qualche brivido supplementare.

Con la scusa della sicurezza hanno riempito il mondo di telecamere alle quali è sempre più difficile sfuggire. Adesso in città si sono addirittura inventati dei droni che fotografano le auto anche quando sono parcheggiate, per verificare se sono in regola con il pagamento delle tasse di proprietà e con l'assicurazione: questo è un'ottima e sacrosanta attività ma che si affianca al controllo del pagamento del parcheggio e della sua durata. Nell capitale "morale" adesso all'interno dell'Area C c'è la proposta che non si può sostare oltre le due ore, per dare modo a tutti di sostare e svolgere le proprie attività. Ma se io lavoro lì e subisco già una gabella di 7,50 euro al giorno per entrare nella zona a traffico limitato e pago fino a 4,50 euro l'ora per sostare (in media una spesa quotidiana che parte da 35,50 euro alias 710 euro al mese, per lavorare) dove la devo mettere l'auto, in ufficio secondo il signor Sindaco e i suoi giannizzeri degli assessorati ai furti pubblici?

Vabbè non lasciamoci prendere la mano ma torniamo alla velocità pura e al motivo per cui stiamo parlandone. Ci è venuto un dubbio su quali fossero, allo stato attuale, le automobili più veloci sul mercato e così abbiamo pensato di stilare una lista di circa una ventina di esse.
La prima cosa che ci è venuta da dire in redazione è il fatto che ormai l'andare a 300 all'ora fa sorridere. Un tempo era considerata la barriera quasi inarrivabile a cui potessero aspirare solo pochissimi esemplari come Ferrari, Lamborghini e Porsche. Oggi, se non fossero limitate elettronicamente dai produttori, quel limite lo supererebbero senza problemi auto come BMW M, Audi RS, Mercedes AMG e così via. Auto potenti sì ma che non hanno nulla di strabiliante poiché derivate da vetture di grande serie, solo un po' "pistolate" da questo o quel preparatore ufficiale.

E allora siamo giunti al punto che, quando venne presentata, gridammo al miracolo perché un'auto prodotta in serie, anche se limitata, potesse raggiungere e superare anche se di poco i 400 km orari: stiamo parlando della prima Bugatti Veyron dove, per potere accedere a quelle prestazioni bisognava fermarsi, spegnere l'auto, inserire la chiave in una serratura a lato del guidatore per attivare la modalità "supervitesse" che abbassava l'altezza della vettura, estraeva l'alettone posteriore e predisponeva i sistemi elettronici di bordo per far sì che il mastodontico W16 quadriturbo producesse la massima potenza disponibile per raggiungere quella velocità "folle".


Oggi è tutto dimenticato: si sale, si schiaccia a fondo l'acceleratore e, se si ha lo spazio necessario per la rincorsa si raggiungono velocità impressionanti. Per un po' ci hanno provato anche i signori del Guinness a registrare i record raggiunti salvo poi lasciar perdere perché, spesso, le velocità estreme vengono realizzate senza seguire i canoni di certificazione.

Nella tabella che segue abbiamo voluto inserire anche tre auto elettriche, giusto per accontentare quelli che "l'elettrico batte tutto e tutti", gasati dal vedere una Tesla battere in accelerazione una Ferrari o una Lamborghini e trarne subito delle considerazioni definitive.
Quindi vediamo un po' chi va più forte. Le velocità sono state rilevate e pubblicate in presenza di certificati locali, spesso però, come dicevamo prima, senza rispettare i principi di certificazione previsti, ad esempio, dal Guinness World Record Committee.

Koenigsegg Jesko Absolut
531,00 km/h
Bugatti Bolide
499,10
Bugatti Chiron Super Sport 300+
490,84
M2K Motorsports Ford GT
483,40
SSC Tuatara
455,3
Koenigsegg Agera RS
447,49
Koenigsegg One
440,23
9ff GT9 VMax
437,41
Hennessey Venom GT
435,31
Bugatti Veyron Super Sport
431,00
Hennessey Venom GT Spider
427,4
Koenigsegg CCXR
415,07
Rimac Nevera (C2)*
412,00
SSC Ultimate Aero TT
411,72
9ff GT9
409,08
Bugatti Veyron 16.4 Grand Sport Vitesse
408,84
Bugatti Veyron EB 16.4
407,00
Pininfarina Battista*
400,00
Koenigsegg CCR
388,00
McLaren F1 XP5
386,40
Porsche Taycan Turbo S*
260,00

* auto elettriche

Sembra quasi impossibile da credere che un'auto possa sfrecciare a oltre 500 km all'ora ma questa è la realtà. Una cifra incredibile soprattutto se consideriamo che il record di velocità in assoluto su ruote è stato raggiunto il 15 ottobre del 1997 con un mezzo molto particolare, il Thrust SSC inglese dotato di due motori a reazione Rolls-Royce Sprey, che raggiunse i 1.227,98 chilometri all'ora su un lago salato negli Stati Uniti.


Come si vede dallo schema, tra i costruttori, appaiono nomi decisamente "esoterici" come le americane Hennessey e SSC (già Shelby) che partono da basi come le Lotus Exige o le Ford GT, oppure la tedesca 9ff, ormai definitivamente chiusa, che elaborava solo modelli Porsche. 


Le prove sono state spesso effettuate su piste particolari come quella di Cape Canaveral, in Florida, dove un tempo atterravano gli Space Shuttle, oppure su tratti di strada chiusa. Solo Bugatti può sfruttare l'immensa pista di Ehra-Lessien, in bassa Sassonia di proprietà del gruppo Volkswagen, dove c'è un rettilineo di quasi 9 chilometri che segue la curvatura della terra e sul quale è possibile fare tutte le prove di velocità pensabili e immaginabili: fu su questa pista che, nel 2017, Juan Pablo Montoya, a bordo di una Bugatti Chiron fece da 0 a 400 km/h a 0 in 42 secondi netti. Godetevi il video.

Ma, il 27 giugno di quest'anno, quelli di Koenigsegg hanno voluto fare meglio. 0 – 400 – 0 in soli 27,83 secondi...

Credete che sia finita qua? Noi pensiamo di no quindi la storia continua...

amfbug
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