Probabilmente per chiudere in bellezza una produzione che ha avuto un successo strepitoso, Audi propone ai fan dell'oggetto una versione assolutamente speciale e limitata a 650 esemplari della sua RS6 Avant denominata GT.
"Scusi ma si può avere anche con una livrea un po' meno tamarra?"
Girando per Milano sembra che le RS6, bolidi da almeno 600 cavalli, le regalino da qualche parte visto il numero di vetture circolanti. Molte sono anche mappate e customizzate da preparatori come ABT per portarne la potenza almeno a 700 CV perché non si sa mai, dovessero servire in qualche ripresina... Visto l'andazzo (e l'avvicinarsi di una rivoluzione "elettrificata") Audi ha pensato bene di chiudere degnamente la storia di quest'auto con la versione più potente mai prodotta ufficialmente (630 cavalli quasi come il numero di esemplari prodotti per tutto il mondo, 650) mettendo in strada una vettura in due sole versioni colore e senza optional aggiunti: tutto di serie compresa un po' di tamarraggine teutonica che da sempre accompagna questi prodotti di fine serie. Si è partiti nel lontano 1995 con l'allora strepitosa S6 Plus, una versione pazzesca per l'epoca della già prestigiosa S6 ma con cerchi da 17" (udite udite) e 328 CV sotto al cofano: rigorosamente in due colori pastello, rosso e blu chiaro.
Oggi si ripete la storia come si può vedere nelle foto dell'articolo. Bianca oppure declinata in un grigio chiaro (Nardò) con tanto di righe nere e rosse a far da contrapposizione cromatica agli inserti neri di fibra di carbonio, oppure ancora una più "sobria" versione nera (Neoro Mythos metallizzato) con righe meno accentuate di un nero diverso, un ton sur ton che lascia comunque un po' storditi. D'altra parte l'eleganza non è mai stato un affare tedesco, lo sappiamo bene.
La grafica della vettura, ci dicono dall'Audi, è ispirata alla storica Audi 90 quattro GTO con i colori tipici di Audi Sport: chi la sceglierà non avrà certo difficoltà nel farsi notare anche se, la maggior parte dei possessori di quest'auto, è proprio quello che vuole. Ma torniamo alle cose serie. Il motore è il noto V8 biturbo di quattro litri ha quindi una maggior potenza rispetto alle altre RS6 (+30 CV) e una coppia massima di 850 Nm che può spingere la vettura fino a una velocità massima autolimitata di 305 Kmh: l'accellerazione è di 3,3 secondi per passare da = a 100 kmh e di 10,5 secondi per passare invece da 0 a 200 kmh: direi più che accettabile per un mezzo del genere, no?
Per rendere più leggero il corpo macchina si è fatto grande impiego di fibra di carbonio sia per il cofano motore, che ne lascia intravedere due larghe fasce longitudinali, esu tutti i parafanghi, larghi e poderosi a sufficienza per contenre i generosi cerchi da 22" a sei razze, esclusivi per questo modello, che montano pneumatici 285/30. Tra le novità tecniche ci sono i nuovi differenziali capaci di ridurre la naturale tendenza al sottosterzo dei modelli RS6 e a distribuire con maggior velocità la coppia sugli assi a seconda della necessità. Anche le sospensioni non sono più quelle a controllo elettronico a cui eravamo abituati sostituite da un sistema innovativo "coilover" regolabile che, tra l'altro, serve anche ad abbassare di una decina di millimetri l'assetto generale della vettura. Il frontale della nuova RS6 GT è tutto nero, con un paraurti nuovo ed esclusivo che chiude al grande clandra Spaceframe anch'essa tutta nera compreo il logo a quattro anelli della casa di Ingolstadt.
Gli interni sono al solito disegnati per dare un'impostazione corsaiola anche dal punto di cvista visivo: grandi inserti di colore rosso, a indicare lo spirito sportivo, con infiniti richiami alla versione RS GT. I sedili, ovviamente molto contenitivi ma di certo non adatti a lunghi viaggi, sono in un tessuto tecnico con cuciture e bordi rossi e tanto carbon look in ogni dove.
Il prezzo parte da circa 250 mila euro ma non sarà certo un problema per i pochi eletti che l'hanno già prenotata.
