A volte si dice "liscio come la seta" per indicare qualcosa di particolarmente ben riuscito: ecco potremmo usare queste parole per sintetizzare la prova su strada della Audi Q4 e-tron, il nostro primo test di un'auto elettrica.
Finora siamo sempre stati un po' restii al concetto di auto elettrica, non fosse altro per la scarsità di punti di ricarica e i tempi morti da sopportare quando si è a zero con le batterie. Certo, le case automobilistiche spingono i loro prodotti avveniristici – con prezzi esorbitanti – decantando le doti sportive e economiche dei loro mezzi, oltre a raccontarci che ormai la rete dei punti di ricarica è favolosa. Avete provato a cercarla al di fuori del Nord Italia? Qualcosa nel Centro ma il Sud ne è ancora praticamente privo, alla pari delle stazioni di rifornimento di metano e, talvolta, GPL.
Una volta aperta l'auto e saliti a bordo, nel silenzio più totale, ci si accorge che il veicolo è già "in moto" anche se non emette alcun suono o rumore: basterà quindi premere sull'acceleratore – con cautela! – per cominciare a muoversi. È necessario fare attenzione perché premendo a fondo per accellerare si va incontro a una partenza fulminea, grazie allo scatto potente della Q4, comune a tutte le vetture elettriche.
Diciamo subito che il modello in prova non è certo all'altezza della fama della casa tedesca, almeno per quanto riguarda le finiture: si tratta infatti di un'auto con allestimento pratuicamente di base, con sedili e finiture in tessuto e senza particolari accessori che rendono piacevole e confortevole il viaggio.
Il cambio prevede solo tre posizioni: R(etromarcia), P(archeggio) e D(rive): quest'ultima posizione prevede anche la sotto selezione B che, durante l'utilizzo cittadino o in discesa della vettura, ottimizza notevolmente le fasi di ricarica e di recupero dell'energia, grazie anche alle continue partenze e fermate causate dal traffico e dai semafori lungo il percorso: pare che la ricarica delle batterie rispetto alla modalità di guida in Drive sia superiore al 40%. Un'ottima novità.
L'obiettivo delle case è sicuramente quello di far aumentare in modo deciso la capacità dei pacchi batteria al fine di poter allungare la percorrenza tra una ricarica e l'altra ma, per il momento, resta sempre tutto decidamente virtuale, almeno fino a quando continueranno a proporci i risultati (ridicoli e risibili) del ciclo WLTP che raccontano storie fantastiche di autonomie pazzesche.
Grazie a Sesto Autoveicoli di Milano per la disponibilità dell'auto per il nostro test.
*Alcuni dati tecnici importanti: potenza 250 CV, ricarica della batteria dal 10% allʼ80% in circa28 minuti.
Secondo noi di AMF è ancora un po' presto per questo tipo di vetture ma de gustibus...