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Byton Interno Milano amf

A Milano, in occasione del Salone del Mobile ha fatto la sua prima apparizione europea la bellissima concept Byton, un medio SUV carico di tecnologia mossa da ruote. Sembra ieri che la sconosciuta Future Mobility Corporation Ltd. racimolava investimenti per oltre 11 miliardi di Yuan (quasi 1,5 miliardi di Euro) e annunciava al mondo il lancio del marchio Byton, sintesi di Bytes On wheels, a significare la fusione tra il mondo di internet e della tecnologia in generale con quello delle automobili. Allo scorso CES di Las Vegas la presentazione del primo prototipo che ha mostrato da subito caratteristiche esclusive rispetto ai concorrenti di mercato.

Byton lato sinistro amf

La ricerca e il management dell'azienda sono tedeschi mentre la sede e gli impianti produttivi sono stati volutamente "delocalizzati" in Cina, nella zona di Jiangsu nella provincia di Nanchino. Perché? Il quadro è più complesso di quanto sembra e bisogna tornare indietro di qualche anno, quando la cancelliera tedesca in visita in Cina sancì molti accordi economici col paese del dragone, tra i quali forti investimenti nel settore automotive ma non solo col marchio Volkswagen. Obiettivo finale dell'impianto è quello di produrre 300 mila vetture l'anno con una partenza intorno alle 100 mila unità. Dopo la SUV sono previste, sfruttando lo stesso pianale, una berlina e una monovolume, rispettivamente per il 2021 e il 2022.

Nel giro di pochi mesi ha preso corpo una vettura, molto bella a vedersi ma fin qui non ci si può stupire, capace di implementare al suo interno una quantità di innovazione tecnologica inaudita: anche se già dall'esterno si possono notare strepitosi particolari, inediti o quasi sulle automobili odierne, oltre al design che richiama quello delle più moderne SUV di taglia media (Jaguar, Range Rover Evoque e Velar ecc.) la grande sorpresa è all'interno dove, su tutto, spicca un display ad alta risoluzione di ben 1,25 metri che scorre in orizzontale lungo tutta la larghezza dell'auto.
Si tratta dello Shared Experience Display, un centro di comunicazione e di condivisione delle informazioni che interessa tutti i passeggeri della vettura, con un suo centro di distribuzione del segnale di connessione alla rete (già predisposto per il 5G), il riconoscimento facciale dei paseggeri, un sistema completo e avanzatissimo di infotainment e molto altro. Il navigatore è tridimensionale e interagisce con una serie di sensori e dati periferici capaci di individuare sempre la strada migliore da prendere per arrivare a destinazione. Qualora ci si trovi purtroppo imbrigliati nel traffico sarà la il computer centrale a prendere la guida (grazie al sistema L3 ADAS* disponibile ora ma aggiornabile a L4 con un aggiornamento software già nel 2020) così che guidatore e passeggeri possano dedicarsi ad altro come guardare un film oppure le ultime notizie o, ancora, fare video chiamate o cllegarsi con il cloud e continuare a lavorare come se ci si trovasse in ufficio.
Sembra tutto fantascientifico ma è pura realtà: il prototipo, infatti, è perfettamente guidabile.

Byton interno esclusiva amf

La casa garantisce che oltre l'85% dei dispositivi tecnologici montati sulla vettura concept saranno mantenuti sulle vetture di produzione, in realzione a quanto permetteranno le leggi vigenti nei vari paesi dove l'auto verrà venduta; ad esempio, le prime a essere sacrificate potrebbero essere le telecamere di retrovisione, installate al posto dei più pragmatici e "legali" specchietti laterali.
A partire dal 2019 le prime vetture raggiungeranno, come era ovvio immaginare, il mercato interno cinese per poi cominciare a soddisfare le richieste di Stati  Uniti ed Europa, contemporaneamente. Il prezzo non è ancora stato completamente definito ma ci si potrebbe aspettare un prezzo difficilmente al di sotto degli 80 mila euro, esclusi i possibili opzional: invece non sarà così – almeno stando alle parole ufficiali – perché verrà proposta a circa 45.000 Euro, già con tutti i dispositivi superevoluti di cui abbiamo parlato in precedenza. Con una singola carica si potranno percorrere fino a oltre 500 chilometri, tutti vissuti con un'esperienza senza eguali, almeno per ora, in quello che alla Byton chiamano il primo Smart Intuitive Vehicle, o SIV.

Il corpo vettura è bello ed elegante, con finitura di lusso, come si pretende da un'auto di questo livello. Le impunture dei sedili ricordano quelle delle vetture inglesi di lusso o delle top car tedesche, Audi A8 o Mercedes S in testa. Lunga poco meno di cinque metri, la Byton ha un passo di quasi tre metri (2,945 mm per essere precisi) ed esce di serie con cerchi in lega da 22". Oltre alle "normali" luci, sia sul frontale sia sulla parte posteriore dell'auto c'è tutta una serie di elementi luminosi che servono a "comunicare" con il mondo esterno, in special modo con i pedoni, attraverso avvisi e cambi di tonalità: per ora sembrano solo dei bellissimi esercizi di stile ma staremo a vedere nella realtà.

Byton fronte e retro amf

Basta maniglie e fessure fastidiose all'esterno. Le porte si aprono con un tasto sui montanti centrali della vettura oppure attraverso le telecamere di riconoscimento facciale poste sopra il tasto stesso: basterà avvicinarsi affinché la vettura riconosca il guidatore e adatti tutte le sue parti interne ai suoi desiderata; la Byton è dotata anche di un sistema di controllo sanitario che rileva le condizioni fisiche di chi è a borde, partendo proprio da condicente, e tiene aggiornati sui valori come le pulsazioni o la pressione sanguigna: in caso di bisogno è in grado di allertare anche i soccorsi ma, qui, stiamo entrando nel mondo dell'irreale, considerato che parliamo di un paese come l'Italia...
Il guidatore dispone di un pad personale all'interno del volante, attraverso il quale può controllare tutte le funzioni principali dell'auto, dalla navigazione al clima o alla regolazione delle sospensioni mentre tutto il resto può essere controllato vocalmente oppure a gesti e visualizzato sul grande display: l'eredità derivata dalle nuove gesture degli smartphone di ultima generazione è davvero consistente. I passeggeri sui sedili posteriori hanno a loro volta a disposizione due grandi schermi per godere di un entertainment anche privato, diverso da quello diffuso sul sistema centrale.

Byton particolari porte, frontale, telecamere amf

La Byton di produzione prevede due tipologie di trazione, posteriore e a quattro ruote motrici. La prima utilizza un battery pack da 71kWh (con una potenza di 200kW e 400 nM di coppia) e garantisce una percorrenza fino a 400 chilometri tra una ricarica e l'altra. Il modello a trazione integrale avrà un battery pack da 95kWh (con una potenza di 350kW e 710 nM di coppia) con un'autonomia di 520 chilometri. Con la ricarica rapida è possibile raggiungere l'80% della carica in soli trenta minuti.

 

*ADAS Advanced Driver Assistance Systems