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AMF – Honda Africa Twin Adventure Sports – Test ©automotofoto.it

Avevamo già fatto un bel giro con la versione rivista della Honda Africa Twin lanciata due anni fa, sia in versione con cambio manuale sia con quello "automatico" ed eravamo rimasti stupiti da molti fattori. Ora siamo andati per campagne con la versione Adventure Sport, aggiornata e potenziata: vediamo com'è, trent'anni dopo il lancio della prima versione della 650 Africa Twin.

In un mondo fatto di centauri fuoristradisti che non hanno mai visto, non dico una strada bianca, almeno una strada asfaltata male parlare della Africa Twin può far sorridere. Invece si tratta di un mezzo che si trova a suo perfetto agio sia su strada sia in fuoristrada. Le prove sono date dai tanti test che Honda ha realizzato in giro per il mondo insieme ai propri piloti di fiducia, portando la moto in situazioni spesso al limite, occasioni di guida che saranno comunque fuori dalla portata degli abituali clienti, anche parlando dei più scafati.

AMF – Honda Africa Twin Adventure Sports – Test ©automotofoto.itAvendo una certa esperienza di fuoristrada mi ero già chiesto quale fosse stata la scelta di valutazione da parte dei progettisti di impiegare gomme stradali su una moto come l'Africa Twin. La risposta arriva dall'elettronica di cui è dotata la moto, sia nella versione base sia in questa Adventure Sport. Per questo test mi sono confrontato con uno che di fuoristrada ne capisce davvero tanto, il pluricampione italiano di motocross Gianpaolo Aroni, oggi titolare dell'omonima concessionaria Honda che ci ha permesso di realizzare il test. "L'Africa Twin nasce già con una forte velleità fuoristradistica – ci dice Aroni – che, con la versione Adventure Sport è stata addirittura migliorata e amplificata." Non ci si lasci ingannare dall'aspetto un po' "fighetto" della livrea colorata e dalla tanta elettronica perché proprio quest'ultima permette alla moto di adattarsi a ogni tipo di terreno come se si trovasse sempre sull'asfalto pulito e nuovo. Prima del lancio, infatti, Honda ha portato i suoi rivenditori a provare la moto anche in condizioni quasi proibitive anche se, in pochi, sono stati quelli in grado di affrontare tutte le prove: inutile dire che Aroni è stato uno di quei pochi(ssimi). Ma entriamo nello specifico con le caratteristiche tecniche della moto.AMF – Honda Africa Twin Adventure Sports – Test ©automotofoto.it

Ovviamente da alcuni particolari si riconosce subito l'aspetto e l'attitudine ancor più fuoristradistica di questa moto. Sella e serbatoio, rastremati quando si congiungono, permettono di guidare "comodamente" anche stando in piedi, come spesso si fa proprio in fuoristrada. Anche le sospensioni hanno subito qualche miglioria da fuoristrada, a partire dalla forcella da 45mm, una Showa con 20mm di escursione in più rispetto alla versione "normale", al pari con il mono posteriore, anch'esso maggiorato e con un'escursione più lunga. Preparatevi, se non siete alti sopra il metro e ottanta a faticare per toccare terra: d'altra parte se non volete faticare e non avete intenzione di usarla come si deve è inutile che vi facciate affascinare dalla bella livrea HRC per poi fare il solito tragitto casa – ufficio – bar e ritorno...

Tra le novità che balzano all'occhio ci sono i cerchi color oro, il telaio verniciato di bianco (per quel poco che si vede in onore proprio della versione originale di trent'anni or sono), il forcellone posteriore in alluminio e un terminale di scarico più generoso che, oltre a emettere un rumore più "cattivo" migliora l'uscita dei gas di scarico. Imponente, e importante direi, il grande blocco paramotore che assicura la permanenza in vita del blocco motore quando si utilizza la moto in furoistrada.

AMF – Honda Africa Twin Adventure Sports – Test ©automotofoto.it

Il motore è praticamente lo stesso del modello base, il due cilindri da un litro con qualche cavallo in più, intorno ai cento, alleggerito qua e là. Appena si parte e si chiede potenza la versione Advernture Sports rivela la propria indole sportiva, più ruvida e nervosa rispetto alla versione normale, come è giusto che sia. Il cambio, disponibile anche in versione tradizionale, è il nuovo DCT automatico a doppia frizione, ora con accorgimenti elettronici e meccanici che lo rendono, se possibile, ancora migliore della versione precedente. Si astengano i puristi dal criticare chi fa questa scelta che, a nostro avviso, sarà la strada che in futuro percorreranno tutti i costruttori: anche strapazzandola a dovere non abbiamo mai incontrato un'incertezza nelle cambiate o un problema di sorta, ottenendo una guida perfetta in ogni momento senza sbagliare una cambiata, su strada e fuoristrada.
Anche il gas, la manopola dell'accelleratore, è cambiata: ora il comando è anch'esso elettronico, del tipo throttle by wire, con una risposta personalizzabile in 4 modi diversi, dei quali tre preimpostati dalla Casa e uno a totale piacere dell'utilizzatore. Il tutto agisce in perfetto accordo con la gestione della trazione, anch'essa regolabile su ben sette livelli differenti, affinché si possa sempre trovare la perfetta trazione su ogni tipo di terreno e in ogni situazione di guida.AMF – Honda Africa Twin Adventure Sports – Test ©automotofoto.it

Guardando il display della Africa Twin Adventure Sports si capisce subito che il livello di elettronica a bordo del mezzo è di estrema qualità e in grande quantità: potrebbe spaventare ma tutto è così ben costruito e protetto da potersi affidare con la massima serenità anche volendo affrontare viaggi lunghi. Il cupolino è dotato di un parabrezza minuscolo, anche se Honda dichiara di averlo costruito più grande di 8 centimetri rispetto al modello base e dotato di ulteriori alette laterali frangivento, proprio per rendere più confortevoli i lunghi spostamenti ma non credo sia (solo) questo lo scopo di chi si avvicina a questo tipo di mezzo. Certo non mancano le dotazioni da moto di lusso come le manopole riscaldate o il serbatoio maggiorato (nonostante la bella e comoda finitura stretta come si diceva all'inizio) capace di 24 litri che rendono l'autonomia ancora più ampia, portando il raggio di azione intorno ai 500 chilometri prima di fermarsi a rifornire.

Aggressiva anche nel frontale ma senza mai cadere nel ridicolo, la Honda Africa Twin Adventure Sports, ha un sistema frenante decisamente buono, che risponde molto bene in tutte el situazioni, anche sui fondi sterrati o misti, grazie al doppio disco anteriore da 310mm con pinze a quattro pistoncini e un disco da 260mm al posteriore con pinza a due pistoncini, il tutto coadiuvato dal nuovo sistema ABS intelligentemente disinseribile al posteriore attraverso un tasto posto sul cockpit.

AMF – Honda Africa Twin Adventure Sports – Test ©automotofoto.it

Il prezzo al lancio è intorno ai 15.400 Euro, moneta spesa bene per una moto come questa, carica di qualità e con un'eredità leggendaria che porta nel futuro con grande fierezza.
Se siete dei veri motociclisti e vi piace poter pensare di andare ovunque col vostro mezzo allora questa è prorpio la moto che fa per voi.

 

Grazie a Gianpaolo Aroni e a tutto lo staff di Aroni Moto di Bareggio (MI).