volkswagen id buzz front amf

Ha fatto sognare intere generazioni di giovani, dai figli dei fiori a chi sognava di vedere il mondo con la massima libertà: è partito dalla Westfalia ma è diventato leggenda lungo le strade della California, lo stato più attento al mondo riguardo ai problemi di inquinamento, qualità della vita e diversity. Dallo Split al nuovo sorprendente I.D. Buzz che verrà, una breve storia del pulmino (Microbus) Volkswagen.

volkswagen bulli e id buzz amf
Nato come un veicolo commerciale il modello T, come Transporter, non era nulla più che l'ennesima incarnazione del concetto VW Maggiolino riproposto con un'altra configurazione: motore boxer posteriore, pianale allungato, raffreddamento ad aria, grande spazio, due grandi fari come occhioni e l'immancabile marchio della casa tedesca sul frontale. Concetto tedesco di pura utilità, senza fronzoli, addirittura con il lunotto anteriore diviso in due metà, una soluzione tipica, a quel tempo, per i mezzi di trasporto pesanti. All'inizio venne proposto come puro furgone per poi diventare un mezzo promiscuo e anche un vero e proprio "pulmino", per il trasporto di sole persone: questa è stata la scintilla che ha fatto nascere la leggenda.
Il motore, poco potente ma estremamente affidabile, ha sempre garantito la percorrenza di centinaia di migliaia di chilometri mentre la configurazione "monovolume" ha fatto nascere in molti l'idea di trasformare un mezzo di trasporto in qualcosa che non esisteva ancora, che ha preceduto (e forse generato) l'idea di van, un luogo per viaggiare più che un semplice automezzo.

VW tre generazioni di California amf
Negli anni si è guadagnato l'affetto di tantissimi felici possessori, molti dei quali ancora lo utilizzano dopo averlo restaurato, personalizzato, reso unico in qualche modo. Volkswagen ha subito capito che, quello che era stato un esercizio volto ad allargare la propria gamma di auto, aveva fatto nascere un vero e proprio fenomeno epocale e, così, ha cominciato sistematicamente a dar seguito allo sviluppo di nuovi modelli nel corso degli anni fino ad arrivare ai giorni nostri con la sesta generazione che, tuttavia, non ha davvero più nulla in comune con il modello originale, nella forma e nella sostanza.
A dire il vero è sempre stata mantenuta la possibilità di montare sul tetto la famosa tenda, capace di trasformare il veicolo in uno spazio vivibile, attrezzato per la notte; da qui il concetto espresso da molti possessori che dice "casa è dove si parcheggia il pulmino".
Nel tempo e nei vari mercati mondiali ha cominciato ad assumere nomignoli vari come Bulli, in America, o pulmino VW da noi, diventando ufficialmente Eurovan per alcuni Paesi e California per altri ma, adesso, è venuto il tempo di cambiare. Di nuovo. È il tempo di fare un deciso passo nel futuro

VW id buzz driver seat amf
Probabilmente qualcuno penserà che questo tipo di veicolo interessa solo una nicchia di utenti ma, giusto per dare un'informazione precisa diremo che già il modello T3, la terza generazione, ha venduto oltre 22 mila esemplari nei tre anni successivi alla sua presentazione, numeri incredibili per un veicolo così "particolare".
La prima vera rivoluzione il pulmino l'ha subita passando dalla terza alla quarta generazione, quando il vecchio boxer e la trazione posteriore hanno lasciato posto a un nuovo motore montato davanti e alla trazione anteriore. Più spazio e maggior comfort, nuove sospensioni e design hanno permesso di venderne quasi 40 mila fino al 2003. Maggior successo con la versione T5, venduta in oltre 55 mila esemplari fino ad arrivare alla generazione attuale, la T6 che, solo nel primo anno ha avuto quasi 16 mila acquirenti.
In Germania il modello T3 del 1988 ha addirittura guadagnato lo status di veicolo Classico, di vettura d'epoca, uno status prestigioso ma ora è proprio venuto il momento di qualcosa di nuovo, di innovativo che però continui la tradizione: un modello al passo coi tempi.

Chissà se sarà il T7 oppure avrà un nome nuovo, di certo sarà elettrico e avrà tutti gli ausilii alla guida che oggi stanno diventando così popolari e apprezzati; presentato come prototipo vedrà le strade nel 2022, prendendosi tutto il tempo necessario perché alcune tecnologie maturino e siano pronte per essere implementate a livello d'uso quotidiano e utilizzabili legalmente nella guida su strada. Una cosa è sicura, con questo design ritroverà il fascino del Bulli originale, completamente perso con le generazioni successive.

Al posto del cruscotto un iPad e un volante da usare poco (l'ID Buzz, nome in codice, sarà dotato di un sisrtema di guida autonoma di livello 3), al punto che è prevista una sede di alloggiamento dello stesso durante i momenti di inutilizzo. Largo e alto quasi due metri e lungo quasi cinque, presentato allo scorso salone di Detroit ha scatenato l'entusiasmo di tutti i visitatori al punto di meritarsi il titolo di veicolo dell'anno. Volkswagen ha dichiarato ufficialmente che la produzione è stata approvata e le consegne inizieranno nel 2022, coinvolgendo i mercati nord americani, europeo e cinese.

Sulla nostra pagina Facebook è visibile anche un bel filmato relativo alla prima uscita pubblica del nuovo Bulli elettrico sulle strade di Peeble Beach in California.
A tutti gli amanti non resta che attedere ancora un po'...

(tutte le foto ©Volkswagen)