È considerata un'icona dell'automobilismo americano ed è la nuova versione che prenderà parte anche alla prossima 24 Ore di Le Mans. A noi che di auto sportive abbiamo gli occhi pieni sin da quando siamo bambini fa un po' tenerezza l'enfasi con la quale (in Ford) continuano a riproporre le vittoria nei confronti delle Ferrari (era il 1966...). Adesso è venuto il turno di questo modello che, al di là della struttura centrale portante e aerodinamica, sembra un bell'esercizio di copia e incolla da vetture più nobili, soprattutto emiliane.

L'interno è quello plasticoso di una tipica automobile americana: avete mai avuto modo di guidare una Camaro o una Mustang o una Corvette, top di gamma? Grossi motori e prestazioni monstre" ma le solite rifiniture da grande catena di montaggio con il tipico (poco) gusto yankee ma che forse sarebbe il caso di aggiornare, visti anche i 550 mila Euro che vogliono per farvi portare questa GT a casa. Per l'Italia ne sono state destinate tre, ovviamente già vendute, quindi non scatenate l'inferno per averne una. A quella cifra potete avere un paio di Ferrari che, col tempo rivenderete sempre molto bene, a differenza di questo rottame volante.

Il motore scelto è un "piccolo" V6 da 3,5 litri sovralimentato, capace di sviluppare 657 CV, non male in effetti, ma che basteranno a farvi asciugare il serbatoio nel tragitto casa-ufficio-casa, sempre che questo non vada oltre i 150 chilometri perché, un altro difettuccio di questo mezzo, è l'assoluta scarsa autonomia, visto che non c'era posto per un serbatoio più capace.

Le portiere ad apertura tipo Koenigsegg fanno scena ma rendono difficile l'ingresso a bordo di quest'auto molto bassa e dall'abitacolo strettissimo: non cercate di regolare il sedile perché è fisso ma dovrete agire sul piantone dello sterzo e sulla pedaliera per adattare il tutto alla vostra stazza. Sempre che non siate alti più di un metro e ottanta, se no sono dolori.

L'unica nota positiva è il nuovo impianto frenante della Brembo che riesce a fermare la GT in spazi a dir poco ristretti.
Il consiglio finale è quello di lasciare questi inutili giochi ai bambinoni americani: di vetture sportive vere, ripetiamo, ne abbiamo a sufficienza e per tutte le tasche.