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amf_koeniggsegg_jesko 3/4 Front

Se c'è un salone dell'auto in cui le Hypercar sono di casa è quello di Ginevra e, anche quest'anno, la tradizione è stata rispettata anche dalla svedese Koenigsegg che ha presentato l'erede della sua mitica Agera, la Jesko, dal nome del padre del fondatore del marchio. Molte le migliorie apportate rispetto al precedente modello, la possibilità di trasformarla rapidamente in una barchetta rimuovendo il tetto in fibra e grande incremento anche nel numero di unità prodotte, 125, una prima assoluta per la casa svedese. Nonostante il prezzo di tre milioni di Euro è inutile dire che ormai sono già state tutte vendute...

amf_koenigsegg_jesko side

Il cuore della vettura è l'ormai noto cinque litri otto cilindri a V sovralimentato da due turbo che tuttavia è stato completamente riprogettato affinché potesse esprimere ben due livelli di potenza, a seconda del tipo di carburante utilizzato: 1.600 cavalli utilizzando le superbenzine E85 oppure "solo" 1.260 con la normale benzina verde E5, sempre comunque un bell'incremento di 120 cavalli rispetto al modello più spinto della Agera RS. La casa svedese afferma che l'albero a gomiti del loro motore è il più leggero al mondo tra quelli dei motori a otto cilindri e permette al motore di girare fino a oltre ottomila giri senza sforzo producendo appunto più potenza. Al fine di evitare il fastidioso effetto di buco nell'erogazione dovuta alla sovralimentazione dei turbo, è stato aggiunto un piccolo compressore e un serbatoio di aria che la inietta nelle turbine a circa 290 atmosfere per portare i turbo subito alla velocità di rotazione nominale. Il cambio automatico, ora a nove rapporti, è basato su quella che in Koenigsegg chiamano Light Speed trasmission (o LST) che permette cambi di marcia proprio alla velocità della luce ma, soprattutto, in modo del tutto innovativo e speciale. Ovviamente la frizione è del tipo a doppio corpo e, in combinazione con il sistema LST permette di passare istantaneamente da una marcia alta (esempio l'ottava) a una più bassa (esempio la quarta) senza dover scalare le tre marce intermedie, il tutto al solo tocco di uno dei pad dietro al volante oppure con la tradizionale leva del cambio posta sul tunnel centrale.

amf_koenigsegg_jesko driver seat

La linea della vettura è tipica del centro stile Koenigsegg anche se, in questo caso, hanno un po' esagerato con l'aerodinamica, a partire dalla grande, imponente ala posteriore, molto vistosa ma che contribuisce a creare la grande spinta a terra di tutta la struttura dell'auto: è infatti innestata a sbalzo con due montanti laterali proprio perché non vada a interferire con le forze di spinta verso il basso che operano direttamente sulla parte posteriore del corpo della vettura. Lo chassis è portante e costruito in un unico pezzo in fibra di carbonio mentre lo splitter anteriore è il più ampio che Koenigsegg abbia mai costruito, proprio perché ogni componente deve svolgere con la massima efficienza la funzione di spinta verso terra della vettura: anche i due specchietti retrovisori esterni contribuiscono con 20 chili di spinta ciascuno. A una velocità di 250 kmh è percepibile una spinta di circa 800 chilogrammi verso il basso mentre a 280 kmh, la Jesko è in grado di produrre una spinta di 1.000 chili, il 30 per cento in più dell'iconico modello One:1.
amf_koenigsegg_jesko back
 
La struttura delle sosensioni richiama le soluzioni della Formula 1, con doppi bracci e ammortizzatori Öhlins come sulla Agera, ma opportunamente personalizzati per Koenigsegg. Il retrotreno ha ricevuto anch'esso una particolare cura nella progettazione, considerate le ruote sterzanti e la grande potenza che queste devono sopportare in accellerazione: è infatti previsto uno speciale disegno della sospensione, con un ammortizzatore Triplex attivo per ogni ruota. Le gomme sono del tipo Michelin Pilot Sport Cup 2, montate su cerchi molto leggeri in fibra di carbonio che pesano meno di sei chili all'anteriore e poco più di sette al posteriore.
 
amf_koenigsegg_jesko cockpit
L'interno è decisamente cambiato rispetto al passato. Molta più elettronica e grande riguardo per il comfort di pilota e passeggero: ora c'è un grande display davanti al posto di guida e un altro, ancora più grande, al centro della vettura per controllare tutte le funzioni operative e l'infotainment. Le finiture sono tutte in pelle e alcantara. Come al solito le porte sono del tipo Autoskin, tipiche di Koenigsegg, ma ridisegnate per una maggiore maneggevolezza: come al solito, sia le porte sia il cofano anteriore e il vano motore, si aprono al semplice tocco di un tasto.
 
Abbiamo già ricordato che le 125 vetture che verranno prodotte al prezzo di tre milioni di Euro l'una, sono già state tutte assegnate ad altrettanti fortunati e amanti del marchio nel mondo.